I vincitori dell'iniziativa Love Factor 3

Il Progetto che presentiamo riguarda in particolare il Centro diurno situato presso l’ospedale San Polo di Monfalcone, dove i pazienti più gravi trascorrono l’intera giornata . All’interno del Centro si svolgono le visite con i vari specialisti dell’equipe (psicologa psichiatra dietista nutrizionista pediatra internista) , i pasti assistiti e molte attività laboratoriali di natura manuale , artistica e creativa gestite dai volontari dell’Associazione . Il fine di queste attività è principalmente quello di sostenere i pazienti nel difficili momenti della riabilitazione allontanandoli dai pensieri disfunzionali legati all’assunzione di cibo , creando un ambiente amichevole e di sostegno tra loro , alimentando passioni ed interessi e rendendoli consapevoli delle loro capacità . Le stanze dedicate alle attività sono in questo momento spoglie e poco accoglienti a causa del vecchio mobilio ed il desiderio dell’Associazione è quello di rigenerare gli spazi per creare un ambiente confortevole , accogliente e funzionale dove i pazienti possano sentirsi a loro agio e motivati alla cura e alla guarigione.

- Diagnosticare tumori polmonari in fase iniziale - Rafforzare la collaborazione tra tutti gli operatori del territorio che si occupano a vari livelli di prevenzione e lotta al tabagismo (LILT; centri di disassuefazione dal fumo ASL AL; pneumologia, radiologia e oncologia AOU Alessandria) - Ridurre l’impatto economico della malattia sia diretto sia indiretto, garantendo anche risparmi al sistema grazie al minor numero di ospedalizzazioni. Non va sottovalutato che i costi diretti sanitari e i costi indiretti e sociali ammontano a circa 2,5 miliardi di euro ogni anno (fonte AIOM). - Sensibilizzare la popolazione alla partecipazione ai programmi di screening attualmente attivi sul territorio - Contribuire a sensibilizzare le istituzioni alla creazione di un programma di prevenzione secondaria del tumore del polmone organizzato dal Servizio Sanitario Nazionale - Creare un cambiamento culturale e di abitudini nei fumatori - Raccogliere dati statistici

Il progetto “Aiuti silenziosi a famiglie del territorio” nasce in risposta alla crisi economica del 2008 ed è finanziato principalmente attraverso il “Circolo del dono”. Grazie alla generosità di tante persone, che ci donano indumenti, oggetti, libri e giocattoli di cui non hanno più bisogno, possiamo raggiungere tre importanti obiettivi: • Combattere lo spreco, promuovendo il riciclo di beni usati; • Sostenere chi sceglie il riuso, sia per necessità economiche che per sensibilità ambientale; • Finanziare il nostro progetto, aiutando famiglie in difficoltà con il pagamento di bollette, acquisto di legna da ardere, assicurazioni auto, abbonamenti ai trasporti e mense scolastiche, ticket sanitari e altre spese urgenti. Operiamo in sinergia con gli Assistenti Sociali, intervenendo nei Comuni del Basso e Medio Friuli e del vicino Veneto, laddove le famiglie non riescono ad accedere ai tradizionali aiuti istituzionali.

La C.A.T.Special Team,squadra di Basket integrato,di Vigevano (PV), è composta da giocatori con diversi tipi di disabilità, distribuiti in un’ampia fascia di età anagrafica.Uno dei principali problemi sorto negli anni,nel garantire la costante partecipazione dei ragazzi all’attività sportiva, è legato alla difficoltà del trasporto per raggiungere la palestra. Ne consegue che, un mancato trasporto ben organizzato e gestito, crei disagi agli atleti e di riflesso alle loro famiglie, già alle prese con mille altre difficoltà legate alla quotidianità. La nostra idea di progetto si prefigge lo scopo di aumentare la presenza e la frequenza all’attività sportiva,assicurando ai ragazzi disabili il trasporto verso e dalla struttura sportiva dedicata.Riteniamo inoltre che questo ulteriore servizio,unitamente all’ attenzione ad ampio raggio delle esigenze di atleti e famiglie,possa coinvolgere sempre più,nuovi atleti in questa bellissima disciplina di squadra.Il progetto avrebbe quindi il concreto obiettivo di garantire il trasporto regolare verso e dalla palestra, utilizzando il pulmino della società sportiva C.A.T. Congregatio Altae Turris, incaricando quindi un autista da individuarsi.

Il progetto, presentato dal gruppo locale di Udine dell’Associazione (udine@cuoredimaglia.it - @cdm_udine) ha l’obiettivo di acquistare i materiali necessari alla realizzazione di corredini e doudou da donare al reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, per rendere più coccoloso il primo incontro tra il neonato prematuro, la sua mamma e il suo papà. Ogni corredino sarà composto da una copertina triangolare per favorire il momento di intimità tra mamma e bimbo, un cappellino e un paio di scarpine per limitare la dispersione di calore corporeo alle estremità del piccolo e un doudou per favorire la relazione mamma-bambino.